Coronavirus, Fase 3: proroga stato di emergenza, dai docenti e ricercatori di Lettera150 appello a Mattarella

FASE 3: PROROGA STATO EMERGENZA, DA LETTERA 150 APPELLO A MATTARELLA =
ADN0680 7 POL 0 ADN POL NAZ FASE 3: PROROGA STATO EMERGENZA, DA LETTERA 150 APPELLO A MATTARELLA = ‘perché non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimità costituzionale’ Roma, 13 lug. (Adnkronos) – ”Desta particolare preoccupazione l’annunciata volontà del Governo Conte di prorogare al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza per la pandemia, tramite una semplice deliberazione del Consiglio dei Ministri o, peggio, un decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm)”. A dirlo è Lettera 150 (www.lettera150.it), il think tank che riunisce circa 250 professori universitari, magistrati e intellettuali, che, nell’argomentare i rischi del nuovo intervento governativo, rivolge un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ”perché non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimità costituzionale”. Nel documento predisposto da Lettera 150 si legge: ”Gravi sono le preoccupazioni, in particolare perché la proroga interferisce con le programmate elezioni regionali di settembre che potrebbero subire intralci se non addirittura rinvii, atteso che le scadenze per esse previste sono disposte da leggi ordinarie cui i Dpcm emergenziali potrebbero derogare. Il Governo, nello smentire di avere già assunto la decisione, precisa che il provvedimento amministrativo farebbe comunque ‘un passaggio’ in Parlamento. Il verbo ‘passare’ è in questo caso inopportuno e privo di significato. Infatti, a prescindere dall’andamento della pandemia, la fase di così detta emergenza in senso giuridico è definitivamente conclusa per lasciare il posto ad una ordinaria situazione di allerta grave. Sono quindi necessari interventi anche urgenti, magari attraverso decreti legge, ma riconducibili alla ordinaria gestione legislativa parlamentare”. “In altri termini – continua Lettera 150 – è venuta meno, definitivamente, quella condizione che ha permesso, sino ad oggi, la sospensione di diritti costituzionali fondamentali. Lo stato di emergenza, infatti, è una grave circostanza imprevista che richiede misure immediate di intervento non compatibili con i normali tempi di elaborazione e proclamazione di leggi o provvedimenti amministrativi ordinari. La Corte Costituzionale ha chiarito che tra le condizioni per la legittimità degli interventi in stato di emergenza, in eccezione ai diritti e alle procedure costituzionali, vi deve essere soprattutto la temporaneità. Ciò significa che tali misure sono strettamente connesse, nell’immediatezza, alle conseguenze improvvise dell’evento calamitoso (pandemia) e che quindi non è costituzionalmente legittimo prolungare lo stato di emergenza a tempi e situazioni in cui si possa agire con i mezzi ordinari”. (segue) (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 13-LUG-20 13:35

FASE 3: PROROGA STATO EMERGENZA, DA LETTERA 150 APPELLO A MATTARELLA (2) =
ADN0681 7 POL 0 ADN POL NAZ FASE 3: PROROGA STATO EMERGENZA, DA LETTERA 150 APPELLO A MATTARELLA (2) = (Adnkronos) – “La sola idea che una proroga dello stato di emergenza possa non essere deliberata dal Parlamento, e anzi gli possa essere sottoposta solo per un ‘passaggio’ dal contenuto e dalle finalità incomprensibili, è inconciliabile con il nostro ordinamento costituzionale. Il rischio è di espropriare il Parlamento dei suoi poteri legislativi, riducendolo a un semplice ‘consulente’ governativo cui far ‘passare’ in visione le norme che il Governo ha inteso introdurre”, sottolinea Lettera 150 precisando che “si tratterebbe del primo tentativo dalla Costituzione in poi di instaurare un Governo dirigista e autoreferenziale”. Lettera 150 rivolge, quindi, “un appello accorato al Capo dello Stato, garante della Costituzione, perché non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimità costituzionale”. (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 13-LUG-20 13:35

Fase 3: appello Lettera 150 a Conte per tutela Costituzione =
AGI0428 3 POL 0 R01 / Fase 3: appello Lettera 150 a Conte per tutela Costituzione = (AGI) – Roma, 12 lug. – “Desta particolare preoccupazione l’annunciata volonta’ del Governo Conte di prorogare al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza per la pandemia, tramite una semplice deliberazione del Consiglio dei Ministri o, peggio, un decreto del Presidente del Consiglio (dpcm)”. Cosi’ Lettera 150 (www.lettera150.it), il think tank che riunisce circa 250 professori universitari, magistrati e intellettuali, che, nell’argomentare i rischi del nuovo intervento governativo, rivolge un appello al Capo dello Stato “perche’ non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimita’ costituzionale”. Nel documento predisposto da Lettera 150 si legge: “Gravi sono le preoccupazioni, in particolare perche’ la proroga interferisce con le programmate elezioni regionali di settembre che potrebbero subire intralci se non addirittura rinvii, atteso che le scadenze per esse previste sono disposte da leggi ordinarie cui i Dpcm emergenziali potrebbero derogare”. “Il Governo, nello smentire di avere gia’ assunto la decisione, precisa che il provvedimento amministrativo farebbe comunque “un passaggio” in Parlamento. Il verbo “passare” e’ in questo caso inopportuno e privo di significato. Infatti, a prescindere dall’andamento della pandemia, la fase di cosi’ detta emergenza in senso giuridico e’ definitivamente conclusa per lasciare il posto ad una ordinaria situazione di allerta grave. Sono quindi necessari interventi anche urgenti, magari attraverso decreti legge, ma riconducibili alla ordinaria gestione legislativa parlamentare. (AGI)red/Gil (Segue) 131343 LUG 20

Fase 3: appello Lettera 150 a Conte per tutela Costituzione (2)=
AGI0429 3 POL 0 R01 / Fase 3: appello Lettera 150 a Conte per tutela Costituzione (2)= (AGI) – Roma, 13 lug. – “In altri termini – si aggiunge – e’ venuta meno, definitivamente, quella condizione che ha permesso, sino ad oggi, la sospensione di diritti costituzionali fondamentali. Lo stato di emergenza, infatti, e’ una grave circostanza imprevista che richiede misure immediate di intervento non compatibili con i normali tempi di elaborazione e proclamazione di leggi o provvedimenti amministrativi ordinari. La Corte Costituzionale ha chiarito che tra le condizioni per la legittimita’ degli interventi in stato di emergenza, in eccezione ai diritti e alle procedure costituzionali, vi deve essere soprattutto la temporaneita’. Cio’ significa che tali misure sono strettamente connesse, nell’immediatezza, alle conseguenze improvvise dell’evento calamitoso (pandemia) e che quindi non e’ costituzionalmente legittimo prolungare lo stato di emergenza a tempi e situazioni in cui si possa agire con i mezzi ordinari”. “La sola idea che una proroga dello stato di emergenza possa non essere deliberata dal Parlamento, e anzi gli possa essere sottoposta solo per un “passaggio” dal contenuto e dalle finalita’ incomprensibili, e’ inconciliabile con il nostro ordinamento costituzionale”, si sottolinea nel documento. “Il rischio e’ di espropriare il Parlamento dei suoi poteri legislativi, riducendolo a un semplice “consulente” governativo cui far “passare” in visione le norme che il Governo ha inteso introdurre. Si tratterebbe del primo tentativo dalla Costituzione in poi di instaurare un Governo dirigista e autoreferenziale. Lettera 150 rivolge un appello accorato al Capo dello Stato, garante della Costituzione, perche’ non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimita’ costituzionale”, si conclude. (AGI)red/Gil 131343 LUG 20

Fase 3: da esperti dubbi su legittimita’ proroga emergenza Appello di Lettera 150 al capo dello Stato (ANSA) – ROMA, 13 LUG – Un appello al capo dello Stato “perche’ non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimita’ costituzionale” in merito all’eventuale proroga dello stato di emergenza viene lanciato da Lettera 150, il think tank che riunisce circa 250 docenti universitari, magistrati e intellettuali. “Desta particolare preoccupazione – rileva Lettera 150 in un documento – l’annunciata volonta’ del Governo Conte di prorogare al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza per la pandemia, tramite una semplice deliberazione del Consiglio dei Ministri o, peggio, un decreto del Presidente del Consiglio (DPCM)”. Ci sono “gravi preoccupazioni” in particolare perche’ la proroga interferisce con le elezioni regionali di settembre, che potrebbero subire intralci o rinvii. (ANSA). BG 13-LUG-20 16:33

Fase 3: da esperti dubbi su legittimita’ proroga emergenza (2)
ZCZC3938/SX4 XPP20195001207_SX4_QBXI R CRO S04 QBXI Fase 3: da esperti dubbi su legittimita’ proroga emergenza (2) (ANSA) – ROMA, 13 LUG – Sull’affermazione da parte del Governo che il provvedimento amministrativo farebbe comunque “un passaggio” in Parlamento, Lettera 150 osserva che “il verbo ‘passare’ e’ “inopportuno e privo di significato” perche’ “a prescindere dall’andamento della pandemia, la fase di cosiddetta emergenza in senso giuridico e’ definitivamente conclusa per lasciare il posto ad una ordinaria situazione di allerta grave”, con “interventi anche urgenti, magari attraverso decreti legge, ma riconducibili alla ordinaria gestione legislativa parlamentare”. E’ infatti “venuta meno, definitivamente, quella condizione che ha permesso, sino ad oggi, la sospensione di diritti costituzionali fondamentali”. Lo stato di emergenza, infatti, e’ “una grave circostanza imprevista che richiede misure immediate di intervento non compatibili con i normali tempi di elaborazione e proclamazione di leggi o provvedimenti amministrativi ordinari”. (ANSA). BG 13-LUG-20 16:34

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *