Quando le piazze diventano tre

A ben riflettere, nella manifestazione organizzata da Michele Serra del 16 marzo sono emerse tutte le contraddizioni, tutti i ritardi storici, tutte le illusioni della sinistra italiana, sia della vecchia che della nuova riformista. Innanzitutto la rilevanza attribuita alla piazza –una rilevanza, per Pietro Ingrao, addirittura ‘costituzionale’. Come cantava Giorgio Gaber nel 1972: “la libertà non è uno spazio libero/libertà è partecipazione” e si partecipa scendendo in piazza, manifestando, erigendo cartelli, cantando ‘Bella ciao’. Continua a leggere

Nelle scuole italiane l’Intelligenza Artificiale sarà al servizio del Pensiero Critico

I recenti sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) hanno avuto un impatto significativo sull’apprendimento, arricchendo e trasformando le modalità di insegnamento e di apprendimento in molti contesti educativi. L’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, offre strumenti avanzati che permettono di personalizzare l’insegnamento in modo estremamente preciso e dinamico. Ad esempio, grazie a algoritmi di apprendimento automatico, è possibile adattare i contenuti didattici alle esigenze specifiche di ciascun studente, tenendo conto del suo ritmo di apprendimento, delle sue difficoltà e dei suoi punti di forza. Ciò consente di creare percorsi formativi su misura, che rispondono in tempo reale alle necessità dell’apprendente, ottimizzando l’efficacia dell’insegnamento e promuovendo un apprendimento più profondo e duraturo. Continua a leggere

Ucraina, a che punto sono le trattative. Verso nuovi equilibri mondiali

Domenico Rossi, Generale, già Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Con l’avvento della Presidenza Trump si è assistito in breve tempo a un cambio di strategia nei confronti di vari aspetti di interesse geopolitico. Trump si è subito posto l’obiettivo di un creare un nuovo e migliore rapporto con la Russia soprattutto per dividerne gli stretti Continua a leggere

L’Italia e l’Europa riscoprono il nucleare

L’Europa sta progressivamente riscoprendo l’energia nucleare: è un trend che prosegue da alcuni anni, certamente accelerato dalla guerra in Ucraina e dalle instabilità dei mercati energetici. Oltre alla Francia, che ha in programma un grande piano, sia di ammodernamento del suo vasto parco reattori sia di costruzione di reattori di grande taglia (6 unità EPR2, più eventuali altre 8) e di piccola taglia modulare (Nuward), è il caso di citare i cambi di direzione sul nucleare in Svezia, Belgio, Olanda, addirittura in Spagna dove il Parlamento ha approvato una mozione che chiede al governo Sanchez di ribaltare la decisione circa il phase-out dall’atomo. Poi i programmi nucleari di Finlandia, Romania, Slovacchia, Slovenia. Nella Repubblica Ceca, la gara per la realizzazione di due nuovi reattori di grande taglia è stata vinta dai coreani, che hanno battuto francesi e americani. Infine, l’ingresso nel club nucleare di nuove nazioni come Polonia e Norvegia e il possibile clamoroso ritorno di due paesi fondatori dell’Europa: Germania e Italia. Continua a leggere

Tecnologia blockchain e Central Bank Digital Currencies (CBDC). L’inizio della storia.

Nel bell’articolo di Chiara Oldani postato sul sito di Lettera150 Le criptovalute e le valute digitali (https://www.lettera150.it/2025/03/05/le-criptovalute-e-le-valute-digitali/) vengono analizzate le criptovalute da un punto di vista monetario. In questa nota poniamo maggiore attenzione sugli aspetti tecnologici e sul perché le banche centrali pensino di adottarne la tecnologia per la creazione delle loro valute digitali. Prima di addentraci in queste problematiche, notiamo che, paradossalmente, le criptovalute sono nate proprio per combattere le banche centrali. Nascono per per evitare un mondo distopico dove l’informazione raccolta dalle nostre transazioni monetarie possa permettere un controllo capillare della società da parte dell’élite al comando. Continua a leggere

Materie prime critiche. Quali implicazioni e opportunità per l’Italia?

In queste settimane, con l’evolversi delle questioni geopolitiche internazionali si sente sempre più spesso parlare di Scandio, Ittrio, Lantanio, Promezio, Lutezio, ovvero di “terre rare”. La guerra in corso in Ucraina ha infatti aumentato la consapevolezza sull’importanza della disponibilità di alcuni materiali, le terre rare appunto, un gruppo di 17 metalli presenti nella tavola periodica degli elementi chimici che hanno applicazioni per la costruzione di super e semiconduttori, magneti, catalizzatori, fibre ottiche e laser. Continua a leggere