PROPOSTA DI LETTERA 150 PER LA GESTIONE DELLA SECONDA ONDATA EPIDEMICA

Una politica intelligente e responsabile di prevenzione, senza ricorrere a nuovi lockdown.
Questa la ricetta di Lettera 150

  1. Realizzare tamponi di massa. Consentire ai centri diagnostici privati di effettuare i tamponi in ogni regione.
  2. Attrezzare posti in terapia intensiva per sostenere una ondata di ricoveri pari a marzo.
  3. Prevedere scorte e produzioni di medicinali strategici.
  4. Obbligare all’uso delle mascherine con controlli severi.
  5. Distribuire i vaccini antinfluenzali a tutti gli italiani. Promuovere la vaccinazione contro lo pneumococco.
  6. Riaprire i centri storici alle auto, aumentare le corse dei mezzi pubblici, introdurre impianti di sanificazione dell’aria sui mezzi pubblici e contingentarne effettivamente gli accessi.
  7. Interrompere la didattica in presenza nelle università, in particolare dove non ci siano spazi idonei.
  8. Incoraggiare il più possibile lo smart working anche nel privato con opportuni incentivi.
  9. Prevedere strutture ove domiciliare su base volontaria soggetti positivi conviventi con altri famigliari.
  10. Dopo 14 giorni di cui gli ultimi 3 senza sintomi eliminare l’obbligo di reclusione domiciliare per chi sia stato positivo sintomatico senza necessità di un tampone di controllo.

Non si ritiene opportuno dare corso a lockdown che recludano milioni di italiani nelle proprie abitazioni sul modello di quanto fatto fra marzo e aprile scorsi.

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