5 thoughts on “COVID Un’operazione verità è necessaria”

  1. ho letto a fondo il testo di operazione verità
    parole sottoscrivibili dalla prima all’ultima, speriamo che queste voci vengano ascoltate SUBITO
    sembra che molti siano pervasi da delirio di onnipotenza, parlano tutti, ed il più delle volte a sproposito, la maggior parte della gente è ormai terrorizzata
    Addio al “modello Italia” con gli altri che ci guardavano ed ammiravano i nostri governanti (come no…..), adesso subito a smarcarsi e dire che entreremo in lockdown se non rispetteremo le regole.
    ergo, se cala tutto è merito loro, se la situazione va ancor più fuori controllo è colpa nostra.
    Dilettanti allo sbaraglio, uno schifo totale
    neanche mio padre, buonanima morto di COVID 19 ad Aprile in una RSA di Milano (risparmiamo i dettagli….) mi ha mai fatto le prediche di “papà Conte”, un mio coetaneo.
    Ognuno ha il governo che si merita, ma giustamente sarebbe bello averlo votato, questo governo……
    chiudiamo e torniamo a lavorare, forse è meglio.
    complimenti a Voi, coraggio !

  2. Purtroppo più che incapacità c’è stata un’enorme sottovalutazione nel corso dell’estate. Generale e diffusa; che ha reso difficile la repressione dei comportamenti errati, perché senza consenso è molto difficile imprre regole rigude e farle rispettare.
    Ma sul trasporto pubblico, i firmatari dell’appello sbagliano il potenziamento era possibile farlo e farlo prima (ma come detto sopra c’era la convinzione diffusa che non sarebbe servito), ma in modo estremamente limitato. I mezzi privati sono pochi e non sono utilizzabili per i servizi urbani. I bus nuovi hanno tempi di produzione e consegna di quasi un anno (e con quantità limitate). Il tpl è tigido, per ridurre l’affollamento si deve intervenire sulla domanda più che sull’offerta: meno studenti fisicamente in classe o orari sfalsati (come si sta facendo ora) riducono di oltre la metà l’affollamento.

    1. Concordo con Simone al 100%. Se possibile correggete il contenuto del punto 7 che è una svista evidente causata probabilmente dalla mancanza di esperienza dei firmatari nel settore mobilità. In particolare la frase finale sui centri storici è un pugno allo stomaco.

  3. Simone Gragnani come tanti giustifica la distorsione normativa imperante. In Friuli con il terremoto 1976 tutti si sono mossi secondo linee guida indicate da chi aveva attitudini al comando e stoffa. Dopo la scossa non hanno atteso norme, inviti ecc. Si è fondato il modello di Protezione Civile.
    La comparazione è evidente Bertolaso e dopo!
    Vanno rimossi i chiacchieroni esperti e politici dilettanti.
    Povera Italia

  4. La verità è così palese, da diventare l’emblema della nostra impotenza di fronte ad un governo, Draghi compreso, che ignora il confronto democratico e punisce il dissenso. Siamo affogati nel quotidiano e nella prevalenza delle minoranze. La maggioranza degli italiani, quello che pensa e i suoi valori sono addirittura irrisi. Un particolare sul Covid. È vero che la legge proibisce l’uso dei pullman privati per il servizio urbano. Ma le gite non attraversano le città?per brevi percorsi e per un museo di passeggeri limitato ai sedili, in emergenza, si poteva c’ero fare.

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