Le notizie non utili ovvero il dolore di cui nessuno parla

Anna Maria Teresa Gregori, Giudice di Corte d’appello

Da troppo tempo assistiamo ad una informazione canalizzata su notizie considerate più importanti delle altre, ed inerenti fatti indubbiamente dolorosi, ma evidentemente ritenuti più dolorosi degli altri, che però fotografano una immagine parziale ed una prospettiva minima della reale situazione mondiale.

Sistematicamente trascurati sono gli omicidi, in qualche caso un vero e proprio genocidio, in atto nei confronti dei Cristiani, ed ecco che nessun clamore e nessuna notizia viene data dell’omicidio del piccolo Godsend, testualmente “mandato da Dio” , assassinato in Nigeria dai terroristi assieme al padre, Leviticus Makpa di 39 anni, un pastore che aveva fondato l’unica scuola cristiana nel villaggio. La madre del piccolo e la sorella non sono state assassinate solo perché sono riuscite a fuggire.

Si, perché in paesi come la Nigeria è in corso uno sterminio pianificato delle comunità cristiane (1.370 vittime solo dall’inizio del 2021) 1.

Lo scorso 23 maggio sono stati uccisi 14 Cristiani, compresi bambini, in un villaggio vicino Jos , nello stato di Plateau, e otto nel villaggio Kwi, tutti attaccati dagli herdsmen (Fulani) di notte.
Altri otto Cristiani sono stati uccisi poche ore prima. Attacchi spietati nel silenzio del mondo.

Senza nessun clamore sulla stampa italiana è stata anche la decisione di processare in Scozia Marlon Millar, famosa femminista, per tweets effettuati dal 2019. Se condannata rischia fino a sei mesi di prigione, poichè accusata di “crimine d’odio” per asseriti post transfobici.

Ed ancora silenzio sulla distruzione delle chiese armene, silenzio sulla giovane Mila (coetanea della ben più famosa Greta presente nelle notizie di stampa e televisive ad ogni sospiro), sulle migliaia di minacce ricevute che la costringono, in Francia ,a vivere sotto scorta , rea di avere pubblicato un video in cui criticava l’Islam .

Silenzio sulla condanna a sei mesi irrogata da un tribunale belga, di Malinois, nei confronti di chi ha esibito uno striscione con scritto “Stop all’islamizzazione”, con disegni di donne velate, gesto considerato un incitamento all’odio.

Silenzio su Sheeza Waris, una ragazza pakistana di 13 anni, stuprata a casa in quanto cristiana mentre i genitori erano fuori a lavorare, da tre giovani2; silenzio su Arif Masih, 32 anni, pakistano, ucciso da un gruppo di musulmani per aver cercato di difendere la sorella dalla violenza sessuale di due giovani3; silenzio sul rapimento di migliaia di ragazze in Pakistan; silenzio sui Cristiani uccisi perfino nei letti di ospedale, come dichiarato dal Vescovo Paluku Sekuli Melchisédech ad “Aid to te church in need” (Aiuto alla Chiesa che soffre) inglese; silenzio sulla liberazione di padre Joe Keke, rapito il 20 maggio scorso in Nigeria, che nessuno aveva reso noto che era stato rapito; silenzio sui cattolici presi a sassate e pugni durante una processione in Francia4; silenzio sull’omicidio del sacerdote Alphonsus Yashim Bello, tre giorni dopo la sua ordinazione, in Nigeria, notizia pubblicata da Aiuto Alla Chiesa che Soffre; silenzio sulle sanzioni che hanno bloccato gli aiuti in Siria, che stanno finendo di distruggere il popolo siriano, rendendolo ancora più povero e miserabile , come denunziato dal monsignor Samir Nassar.

Queste sono le notizie dell’ultimo mese, accolte da un assordante ed imbarazzante (sia sotto il profilo intellettuale che su quello umano) silenzio della stampa italiana, che seleziona le notizie da offrire su basi che restano sconosciute, scelta non supportata né dalla logica, né dal momento storico, né dalla priorità umana.

Non resta che chiedersi in base a quali criteri vengono selezionate le notizie dal sistema dei mass media italiani , pubblici e non, che ineriscono solo la stessa tipologia di argomenti, con la stessa tipologia di vittima e la stessa tipologia sociale.

Aspettiamo la risposta, se mai ci sarà, continuando ad attingere, nel frattempo, dai mass media esteri e da qualche volenteroso che opera in solitudine senza il supporto dei mezzi di comunicazione di massa.

2 AsiaNews del 27 maggio 2021.
3 AsiaNews.it del 25 maggio 2021.
4 Tempi.it del 2 giugno 2021.

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