Linee strategiche per un piano di sviluppo e crescita del turismo a Roma

Lettera150 – Dipartimento del Turismo

Analisi di contesto: Roma città d’arte ma non solo

Il turismo d’arte nel 2019 (Venezia Firenze e Roma) ha fatto registrare 19,5 milioni di arrivi, il 75,3 per cento dei quali di provenienza estera; nel 2020, gli arrivi sono stati pari a 7,5 milioni.
Per quanto riguarda Roma, i 10 milioni di arrivi del 2019 sono diventati 2,6 del 2020, mentre le presenze sono passate da 31 milioni a 7,5 milioni. La composizione dei flussi turistici è notevolmente cambiata, nel 2019 il 75,3% degli arrivi e delle presenze era dovuta ai clienti stranieri, mentre nel 2020 a causa della pandemia, la quota di stranieri rispetto a totale è diminuita al 42,3%.
Per quanto riguarda gli esercizi ricettivi, nel 2020 nonostante la crisi, hanno registrato un incremento dello 0,9% per gli alberghi e del 3,7% per gli esercizi complementari. Nel 2020 gli alberghi a 5 stelle sono 49 mentre 462 sono gli alberghi a tre stelle, cresciuti del 2,7% rispetto al 2019.
L’incremento dell’offerta turistica in termini di ricettività, è un importante segnale di fiducia per quanto riguarda le aspettative di ripresa del turismo a Roma.
Roma nella classificazione dei comuni, viene definita, al pari di Firenze e Venezia, come città d’arte. La classificazione è coerente se si considera la dichiarazione di Parigi fatta nel 1980 con successiva iscrizione di alcune zone di Roma come sito Patrimonio Unesco.
Roma infatti è “Soltanto in quel luogo consacrato dai millenni tutto ciò che c’è stato e ci sarà può convivere con tutto: l’alto e il basso, il vecchio e il nuovo, la religione e l’empietà, il fasto e la miseria, persino Dio e il Diavolo sembravano aver trovato un equilibrio stabile e duraturo in quella città, dove tutto ciò è già accaduto, e mica una sola volta! Mille volte.” (Sebastiano Vassalli)
La definizione di città d’arte appare però riduttiva dal momento che Roma nel 2020 si colloca al terzo posto in Europa con uno score del Total Green Index pari a 36 preceduta da Amsterdam (37) e Parigi (40) con una quota di verde cittadino pari a circa 160 metri quadri di verde pro capite.
E’ però (insieme a Milano) anche la città dello shopping, particolarmente apprezzata da Americani, Cinesi e Giapponesi e Russi.

Linee strategiche

Obiettivo 1: Elevare la permanenza media
La permanenza media è di circa 3 notti, considerando che il flusso turistico è sempre stato (eccetto nel 2020) di tipo incoming, studi di network analysis hanno dimostrato che i turisti stranieri continuano il loro viaggio in altre città dopo aver visto i principali musei di Roma (inclusi i musei vaticani) e aver fatto shopping. Roma invece, al pari di Barcellona ha un litorale balneare ben sviluppato, oltre ai laghi particolarmente preferiti dai turisti stranieri ed ai castelli romani. Dunque Roma, in termini turistici deve ragionare in termini di città metropolitana, divenendo il centro gravitazionale attorno al quale costruire un’offerta turistica articolata. Ciò consentirebbe di destagionalizzare il turismo, prevalentemente concentrato nei mesi di marzo (metà), aprile, maggio e giugno (metà) e di aumentare la permanenza media a 5 giorni.

Obiettivo 2: Programma di digitalizzazione dell’informazione
Nonostante le iniziative intraprese dal Comune di Roma nell’attuale Consiliatura, l’utilizzo dei big data, ed in particolare dei dati telefonici e del GPS, per conoscere gli spostamenti della popolazione sul territorio appare ancora un obiettivo lontano da raggiungere. Serve invece investire in risorse finanziarie, perché questo consentirebbe di osservare in tempo reale gli spostamenti delle persone sul territorio, e di programmare al meglio i servizi del trasporto. Occorre poi dotarsi di una mappa interattiva, in modo che le persone – sul modello di Parigi – possano cliccare sul telefono il luogo dove andare, ricevendo informazioni su quali mezzi di trasporto prendere ed il tempo necessario per arrivare. Quella attuale https://geonue.com/tour/umap/ non è in grado di rispondere a questa esigenza.
Occorre prevedere un unico portale www.visitingrome.com che sia ben indicizzato nei motori di ricerca, organizzato per aree tematiche e nel quale prevedere anche un tema dedicato “a dove dormire”, suddiviso per municipi non collegata alla piattaforma booking.com che attualmente trattiene una quota (il 20%) rilevante del prezzo pagato. Attualmente il sito https://www.scopriroma.com/cosa-vedere non appare in linea con quanto illustrato.
Si dovrebbe poi dar seguito alla registrazione sul sito da parte del visitatore, che in cambio di servizi, sarebbe invitato a rispondere ad un questionario in modo da identificare e visualizzare sul telefonino quali siano i migliori luoghi da visitare in linea con le preferenze rilevate dal questionario. Alla fine dl tour, si dovrebbe somministrare un secondo questionario attraverso il quale poter attuare strumenti di sentiment analysis, molto utile per rilevare lo stato di percezione del viaggiatore dopo aver effettuato la visita.

Obiettivo 3: La riscoperta della Romanità
Roma è anche la storia dei rioni (Monti, Trevi, Colonna, Campo Marzio) ai quali aggiungere quartieri storici quali Testaccio, Trastevere. Questi vanno conosciuti nella loro storia e nella loro identità enogastronomica. La cucina romana va riscoperta, anche segnalando nel portale digitale i posti riconoscibili con un bollino di Roma, dove poter mangiare.
Occorre formare guide turistiche in grado di presentare ai turisti le varie realtà

Obiettivo 4: Roma sostenibile e vivibile
La sostenibilità è un concetto che nel turismo può essere declinato in molti modi. Roma sostenibile è certamente la valorizzazione dei parchi con le loro dimore storiche che devono essere aperte al pubblico al pari dei Musei (si pensi a Villa Pamphili oppure a Villa Sciarra).
La sostenibilità non è il monopattino o la bicicletta. Lo stato dei parchi a Roma è assolutamente carente da tutti i punti di vista, dalla cura del verde, sino ad arrivare alla sicurezza. Non ci sono servizi all’interno dei parchi (i punti di ristoro e i bagni sono insufficienti e in alcuni casi inesistenti). Le piste ciclabili dovrebbero essere riorganizzate in maniera funzionale e complementare al sistema dei trasporti e una parte delle stesse piste ciclabili andrebbe sostituita, come fatto in altre città, da corsie ciclabili. Ciò consentirebbe di evitare, come invece è avvenuto, il restringimento delle strade con un peggioramento della viabilità. Le corsie ciclabili dovrebbero essere segnalate, per mettere in sicurezza i ciclisti.

Obiettivo 5: Valorizzare la via dello Shopping
Il centro di Roma ha come indubbio vantaggio oltre al centro storico, anche le principali griffe della moda nel mondo. Il turismo è anche escursionismo e quindi è importante valorizzare il momento dello shopping particolarmente apprezzato dai turisti (non solo) stranieri. Le viste in giornata, considerando l’infrastruttura ferroviaria e aeroportuale esistente, è in grado di coinvolgere nel futuro un sempre maggior numero di persone residenti e non residenti nel paese. Il comune dovrebbe favorire ed organizzare delle giornate di shopping rimborsando una parte del biglietto pagato dai turisti non romani per lo spostamento, subordinandolo all’ acquisto di un bene pari al valore del rimborso.

Obiettivo 6: Riqualificazione dell’offerta ricettiva
Il 63% degli alberghi si trova nel I Municipio, ma come illustrato il numero di hotel a 5 stelle è ancora esiguo se si considerano i turisti stranieri con elevata capacità di spesa che visitano Roma. L’albergo deve diventare il primo luogo dove poter conoscere Roma per questo è necessaria una programma di formazione del personale che sia in grado di presentare Roma nella sua identità locale.

Obiettivo 7: La valorizzazione dei musei e delle aree archeologiche
Una preliminare considerazione va fatta circa la possibilità di accorpare i musei capitolini. Al riguardo bisogna tener presente che essi rappresentano una realtà ben consolidata e catalogata assumendo una testimonianza di per sé, considerando che alcuni allestimenti non sono modificabili, e che alcune opere sono di proprietà dello Stato. Tale proposta quindi non sembra poter essere condivisa.
Rispetto all’area archeologica e museale di Roma, la possibilità di avere una rappresentazione virtuale aiuterebbe il turista nel capire cosa vedere.
Rimane poi da valorizzare l’Appia Antica che rispetto alla sua storia ed ai monumenti che si trovano in quel luogo appare ancora non visitata come invece dovrebbe essere.

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